Il prossimo lunedì 2 febbraio, sarò di nuovo ospite del gruppo bibliofilo facebook Io Leggo Il Romanzo Storico che mi dedicherà la “Giornata autore”.
Quindi, se volete farmi qualche domanda al volo, potete iscrivervi al gruppo, che è un gran bello spazio di per sé, e ci vediamo lunedì in bacheca!
Giovedì 24 ottobre sono stata “ospite” del gruppo bibliofilo facebook Io Leggo Il Romanzo Storico, per la giornata dedicata alle curiosità: un momento per condividere notizie relative al mondo del mio romanzo, oltre la semplice SPAM o promozione; piuttosto, uno spazio per scambiarci consigli e spunti di letture.
Finora ho pubblicato:
Grazie a chi ha letto e commentato, grazie a Linda Bertasi e alle admin e al gruppo Io Leggo il Romanzo Storico. Iscrivetevi, è molto bello!
Buona lettura 🙂
Dopo le retrospettive dei post passati, arriviamo ora a un momento topico: l’INQUISIZIONE!
Pronte, pronti a racconti sanguerecci di torture, donne nude fatte arrosto, catene e catenacci?
🌑…Anche in questo caso non è esattamente così.
L’inquisizione ha addosso una “leggenda nera” che letteralmente intasa film, romanzi e copertine con porcherie poco rispondenti alla realtà storica.
🌑 Tengo a specficare che non ho certo intenzione di difendere l’Inquisizione. Le mie convinzioni e la mia formazione mi portano verso lidi decisamente diversi… ma quando faccio una ricerca ho a cuore l’accuratezza, e quando ho scoperto che la maggior parte degli attrezzi nei musei di tortura sono dei falsi vittoriani ho iniziato ad approfondire questo tema in modo metodico.
🌑 Ho scoperto intanto che ci sono diversi tipi di inquisizione. Quella cattolica può distinguersi in medievale, romana e spagnola: avviene in periodi diversi, ha scopi diversi e nel caso della terza ha luogo appunto solo in Spagna. Ci sono poi le inquisizioni protestanti del Nord Europa e del Nuovo Mondo che sono tutto un altro paio di maniche (per usare un modo di dire medievale: negli abiti, le maniche erano rimovibili e potevano essere sostituite, grazie a lacci all’altezza delle spalle).
Quella che ho raccontato nel mio romanzo è la prima: l’inquisizione medievale.
🌑 L’inquisizione medievale, secondo Grado Giovanni Merlo (in Inquisitori e inquisizione del Medioevo), non è stata violenta nei fatti, almeno non come pensiamo: i tribunali secolari erano decisamente più brutali!.
Lo fu, però, dal punto di vista ideologico.
Bloccò un rinnovamento possibile, impose un pesante e prolungato clima di sospetto e istituzionalizzò la sopraffazione.
Fu questo, e non la ferraglia sadomaso, a cambiare la storia d’Europa.
🌑 Nel mio romanzo siamo nelle Marche, nel 1301. Allora, l’inquisizione era a metà strada: era già messa sulla carta, era conosciuta e funzionante, ma sul campo aveva ampi margini di organizzazione ancora da venire.
🌑 Nel romanzo troverete anche delle discussioni in merito: l’inquisitore, con la sua autorità che deriva da diretto mandato del Papa, arriva tra vescovo e potere comunale, e non sarà una convivenza priva di problemi!
Fra Riccardo non è un tipo remissivo, ma il giudice Donati gli dà del filo da torcere, e anche il vescovo Ambrogio, che pure dovrebbe aiutarlo, non è un interlocutore privo di ombre. Si crea una situazione abbastanza comune in quel luogo e periodo, ovvero un conflitto di poteri, che ha una parte importante nella storia di Elisa e nei suoi problemi.
🌑 Come nei post precedenti, per conoscere meglio l’inquisizione medievale propongo un consiglio di lettura, anzi, due!
Il primo è un saggio breve ma densissimo: “Inquisitori e inquisizione nel Medioevo” di Grado Giovanni Merlo.
Il secondo è un romanzo che può sembrare strano, ma che ha una ricostruzione storica viva e seria: “Nicolas Eymerich, inquisitore” di Valerio Evangelisti.
Fino a che non ho finito di scrivere il mio romanzo non l’ho nemmeno aperto, perché temevo di esserne troppo influenzata, ma ora lo sto leggendo e lo trovo avvincente, con un protagonista memorabile.
Come nei post precedenti, aggiungo anche qui i commenti interessanti che sono stati scritti sotto al post!
Federica Garofalo, paleografa e studiosa (nonché anima del blog Il castello di Sichelgaita) consiglia “La lunga storia dell’Inquisizione” di Franco Cardini e Marina Montesano.
Secondo Giuseppe Cuminatto, un bel libro sull’argomento è “L’inquisizione sotto inquisizione” di Leo Moulin. Questo titolo l’ho trovato anche online, e sperando di non far torto a nessuno posto il link diretto: “L’inquisizione sotto inquisizione”
Il prossimo post sarà l’ultimo della serie, e conterrà una miscellanea di curiosità strane, divertenti e vere del nostro caro, pazzo Medioevo! 😀
Se ti è piaciuto il post, dai una chance al romanzo: “La cospirazione dell’inquisitore”, Fanucci editore